16 Apr
16Apr

L’innovazione prende forma nel cuore della Germania

Nel cuore del Digital Factory Campus di Mercedes-Benz a Berlino, un luogo che unisce 120 anni di storia con la più avanzata tecnologia del presente, un nuovo protagonista sta cambiando il volto dell’industria automobilistica: Apollo, il robot umanoide sviluppato da Apptronik. Pensato non per sostituire l’uomo, ma per collaborare fianco a fianco, Apollo rappresenta la nuova visione di fabbrica: flessibile, adattiva, intelligente.In un contesto produttivo dove la velocità, la precisione e l'efficienza sono fondamentali, Apollo ha già dimostrato di poter eseguire operazioni complesse come l’utilizzo di utensili, il posizionamento di componenti e l’interazione con linee di montaggio reali. Per ora si muove in modalità teleoperata, ma il suo percorso evolutivo è tracciato verso l’autonomia.


Un apprendista robotico che impara ogni giorno

La forza di Apollo non sta solo nelle sue braccia o nei sensori che lo aiutano a muoversi tra le postazioni: sta nella sua intelligenza adattativa. Come un apprendista che non si stanca mai, Apollo osserva gli esseri umani, apprende dai gesti, affina le sue capacità. Il suo vero punto di forza è la capacità di lavorare con gli stessi strumenti degli operai umani, senza dover modificare l’intera linea di produzione.Rispetto ai robot industriali tradizionali – progettati per un solo compito ripetitivo – i robot umanoidi offrono versatilità, potendo essere impiegati in diverse fasi della produzione. Questo consente alle aziende di affrontare la trasformazione digitale senza dover rivoluzionare tutto l’apparato fisico.


MO360: l’intelligenza che coordina la fabbrica

Ma Apollo non è solo. A dargli “mente” c’è MO360, il sistema digitale integrato che Mercedes-Benz utilizza per ottimizzare ogni fase della produzione. MO360 raccoglie dati in tempo reale, analizza i processi, anticipa le anomalie e guida l’intero ecosistema industriale. Ogni intervento umano o robotico è tracciato, studiato, migliorato.Con MO360 AI, anche gli operatori possono ricevere assistenza immediata, semplicemente chiedendo aiuto al chatbot della fabbrica. Inoltre, in caso di problemi, un sistema multi-agente entra in azione, risolvendo in pochi minuti ciò che un tempo richiedeva giorni.


Il futuro è ibrido: uomini e robot fianco a fianco

Mercedes-Benz non ha mai pensato ad Apollo come a un sostituto del lavoro umano. Al contrario, il robot è parte di una filosofia produttiva che punta alla collaborazione tra intelligenza artificiale e operatori. L’obiettivo è liberare le persone dalle attività ripetitive, affidando ai robot i compiti più prevedibili e permettendo agli esseri umani di concentrarsi su compiti strategici e creativi.Nella visione di Mercedes, entro il 2030 i robot umanoidi faranno parte stabilmente delle fabbriche, non come minaccia al lavoro, ma come strumenti che lo elevano e lo trasformano. La sfida non è solo tecnologica, ma culturale: imparare a fidarci di una macchina che apprende, evolve e ci affianca.


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