Per la prima volta nella storia, oltre 20 robot umanoidi hanno partecipato alla mezza maratona di Pechino, correndo accanto a migliaia di atleti umani. Non si è trattato di un’esibizione, ma di una vera sfida: i robot hanno affrontato curve, salite, cambi di direzione e anche altri corridori lungo i 21 km della gara.L’iniziativa, organizzata da un consorzio cinese di aziende robotiche, ha mostrato il livello raggiunto dalla locomozione autonoma su due gambe. I robot hanno mantenuto l’equilibrio, evitato ostacoli e portato a termine la corsa con risultati sorprendenti, dimostrando che la mobilità AI non è più confinata ai laboratori.
I robot utilizzati durante la gara erano alimentati da sistemi avanzati di visione artificiale, equilibrio dinamico, rilevamento ambientale e machine learning. Ogni macchina era programmata per:
I modelli, alcuni prodotti da startup locali e altri da università di ingegneria, sono stati progettati per imparare sul campo, aggiornando i propri algoritmi man mano che la gara procedeva.
Secondo gli organizzatori, la corsa serviva a mettere sotto stress i sistemi motori AI in condizioni non simulate. A differenza dei classici test in laboratorio, una mezza maratona introduce imprevisti, rumore, interferenze e distrazioni, elementi fondamentali per testare la resilienza e l’adattabilità dei robot umanoidi.In futuro, tecnologie simili potrebbero essere applicate a robot da assistenza, trasporto, logistica e anche soccorso. Se un robot può correre per 21 km tra esseri umani, può anche muoversi in ambienti urbani complessi, interagire in modo sicuro e prendere decisioni autonome in tempo reale.