Nel mondo dell’intelligenza artificiale si respira un’aria di cambiamento. Non si tratta più solo di costruire modelli sempre più potenti, ma di domandarsi: a cosa serve davvero questa AI?. A lanciare il messaggio è Shunyu Yao, ricercatore di OpenAI e primo della prestigiosa “Yao Class”, che sottolinea una trasformazione radicale nel modo di progettare l’intelligenza artificiale: dal “model thinking” al “product thinking”.Secondo Yao, siamo entrati in una nuova fase dello sviluppo dell’AI. Dopo gli anni dominati da innovazioni come Transformer e GPT-3, oggi l’attenzione si sposta su compiti specifici, performance pratiche e reale impatto. È un cambio di mentalità cruciale: non basta più chiedersi “possiamo costruire un modello per questo?”, ma serve rispondere a “perché e come lo useranno davvero le persone?”.
Nel suo intervento, Yao identifica tre elementi chiave per costruire AI utili, scalabili e commercialmente valide:
L’approccio suggerito da Yao richiama sempre più il lavoro di un product manager, in cui la priorità non è creare il modello più brillante, ma quello più adatto, usabile, e con impatto reale nella vita quotidiana degli utenti.
Il messaggio è chiaro: oggi i ricercatori AI devono ragionare come designer di prodotto. È necessario sviluppare interfacce intuitive, pensare alla longevità dell’esperienza utente, valutare il feedback continuo e adattarsi alle esigenze dei settori reali: educazione, sanità, scrittura, codifica, ricerca.Secondo Yao, la vera rivoluzione avverrà quando smetteremo di valutare l’AI solo su benchmark tecnici e inizieremo a misurare il suo valore in termini di adozione, utilità e trasformazione dei processi umani. In altre parole, l’AI che cambia il mondo non è (solo) quella più intelligente, ma quella che fa davvero qualcosa per noi.
Vuoi restare aggiornato sull’evoluzione della progettazione AI?
🎥 Iscriviti al canale YouTube ComeFareAI per analisi e tutorial su come creare tool AI realmente utili.