Con oltre 110 milioni di download in pochi mesi, ChatGPT è ufficialmente l’app più scaricata al mondo nel 2025, superando colossi come TikTok, Instagram e YouTube. Un risultato straordinario per OpenAI, che dimostra come l’intelligenza artificiale stia rapidamente entrando nella quotidianità di milioni di persone.L’app ChatGPT ha conquistato utenti in ogni fascia d’età, grazie alla sua capacità di scrivere, riassumere, spiegare, creare contenuti e rispondere a domande in modo rapido e naturale. Il debutto su mobile, inizialmente su iOS e poi su Android, ha accelerato l’adozione globale, facilitando l’accesso a GPT-4o anche in mobilità.
Nonostante il successo, il dominio di OpenAI non è garantito. Con l’arrivo di Gemini (Google), Claude (Anthropic), Copilot (Microsoft), Perplexity, Grok e altri strumenti integrati in app native o browser, la sfida si fa sempre più serrata.Il punto critico? ChatGPT è spesso usato per attività leggere, come scrivere email o generare idee, ma fatica a imporsi come strumento quotidiano per task complessi o personalizzati. L’interfaccia rimane “bot-style”, poco integrata nelle app usate ogni giorno (messaggi, note, documenti, browser). Al contrario, aziende concorrenti stanno lavorando su AI invisibili, contestuali, proattive, capaci di capire il contesto e aiutare prima ancora che venga fatta una richiesta esplicita.
Il futuro di ChatGPT non può più essere solo conversazionale. Per restare al vertice, OpenAI dovrà:
Il nuovo modello GPT-4o ha gettato le basi per questo salto: è multimodale, supporta input visivi, vocali e testuali, ed è più veloce ed economico. Ma per restare l’AI preferita dagli utenti, ChatGPT dovrà diventare un ecosistema, non solo un’interfaccia testuale.
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